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Sunny 16 – Una semplice regola fotografica

Regola del f/16

La regola Sunny f/16 o Sunny 16 è un espediente mnemonico utilizzato dai fotografi per ricordare una particolare impostazione per la corretta esposizione alla luce solare. Inizialmente elaborato per la fotografia su pellicola (il che è ovvio, dato che molte delle “regole di base” che circolano in questo ambiente, come la suddetta, nascono per la fotografia su pellicola) per aiutare a stabilire l’esposizione senza l’uso di esposimetri, Sunny 16 può essere applicato anche alla fotografia digitale.

La regola di base afferma che, in una giornata di sole, il fotografo deve impostare l’apertura del diaframma a f/16 e la durata dell’esposizione all’incirca dello stesso valore in centesimi di secondo, in rapporto all’ISO in uso.


Per esempio, se il fotografo sta scattando ad ISO pari a 100, la durata di esposizione dovrà essere circa 1/100, massimo 1/150. Con ISO a 200, velocità di apertura pari a 1/200, massimo 1/250 e così via.

Le corrispondenze di f-stop, ISO e durata di esposizione possono essere appicati ad ogni condizione di luce, con piccole variazioni:

  • f/16 – soleggiato, ombre distinte
  • f/11 – leggermente nuvoloso, le ombre hanno i bordi sfumati
  • f/8 – nuvoloso, le ombre si vedono appena
  • f/5.6 – molto nuvoloso, ombre non visibili

Con l’opzione di autoesposizione presente sulle fotocamere odierne è facile che il grosso del lavoro lo faccia automaticamente la macchina. Tuttavia, quando si scatta è sempre bene tenere a mente le regole di base della fotografia.


4 commenti

  1. SULLA REGOLA S16, NON SONO MOLTO D’ACCORDO. IL VARIARE DEL DIAFRAMMA F/, COMPORTA IL RISCHIO/PREGIO DI FARE UNA FOTO IN MOLTI MODI.

    SE APPLICA UN F/5,6 LO SFONDO VERRA’ SFUOCATO. SE IN UN PAESAGGIO CON UNA STACCIONATA, IL FONDO PUO’ DARSI NON VENGA UN GRAN CHE.
    ANCHE SE PUO’ RISULTARE MOLTO SUGGESTIVA. FORSE ERA MEGLIO UN F/22

    AL CONTRARIO SU UTILIZZO UN F/22 E MAGARI LA MIA BAMBINO CON UNO SFONDO DELLE MACCHINE, TUTTO COMPRESO LEI VERRA’ A FUOCO E NON RISULTARA’ MOLTO BELLA. FORSE SAREBBE STATO MEGLIO UN F/5,6

    QUELLO CHE VOGLIO DIRE E’ CHE LA REGOLA S16 E’ TROPPO LIMITATIVA. PRIMA DI TUTTO DEVO SAPERE COSA VOGLIO DALLA FOTO. UN RITRATTO (SFONDO SFUOCATO) O UN PANORAMA (TUTTO A FUOCO). DA QUI RAGIONARE SE UN F/ TROPPO ALTO O BASSO COMPORTA UNA IMMAGINE STATICA O CHE SIMILI IL MOVIMENTO.

    LA SOMMA DELLE DUE REGOLE MI PORTA A SCEGLIERE UN F/ + 1/ TEMPO PIU’ CORRETTO.

    MA OGGI LE DIGITALI ANCHE QUELLE COMPATTE HANNO LA GRANDE VELOCITA’ DI AVERE LE “SCENE”. DA QUI MI BASTA SAPERE COSA STO O VOGLIO FOTOGRAFARE E LA MACCHINA FA DA SOLA.
    SCENA “PANORAMA” = E TUTTI GLI OGGETTI SARANNO A FUOCO.
    SCENA” MOVIMENTO” = LA VELOCITA’ DI APERTURA DEL DIAFRAMMA (1/ ) SARA’ VELOCISSIMA IN MODO CHE NON SARA’ MOSSA.

    E COSI VIA.

    MAX

  2. Grazie del consiglio. Se ne vuoi uno da me, quando commenti, non tenere il caps lock premuto

  3. Ciao Max.
    a mio avviso non hai compreso completamente la regola del 16.
    La regola consiste nell’individuazione di una coppia “standard” tempo/diaframma considerando il fatto che ad f16, in una giornata di sole, indicativamente si potrà usare un tempo pari a 1/125 (con iso 100). Definito questo parametro puoi variare sia il tempo che il diaframma considerando il mantenimento del loro rapporto.
    es. quando hai definito la coppia, supponiamo f16-1/125, se vuoi aumentare l’apertura del diaframma potrai scendere variando i tempi di conseguenza e risulterebbe nel nostro esempio f5.6-1/1000.

    a presto

  4. ma negli esempi che vengono fatti in fondo all’articolo, il tempo di esposizione rimane uguale agli iso o diminuisce?

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