Home » Tecniche » esposizione » LA VELOCITA’ DELL’OTTURATORE O TEMPO DI POSA – INTRODUZIONE

LA VELOCITA’ DELL’OTTURATORE O TEMPO DI POSA – INTRODUZIONE

In precedenza ho parlato del triangolo dell’esposizione, e cioè dei tre elementi che concorrono a determinare l’esposizione di una fotografia, se si vuole scattare una fotografia in modalità manuale.

Questi tre principali elementi sono Iso, Apertura (del diaframma) e Velocità dell’otturatore (o tempo di posa).

Cos’è la velocità dell’otturatore?

Sostanzialmente, la velocità dell’otturatore, rappresenta “la quantità di tempo in cui l’otturatore rimane aperto”; dato che l’unità di misura di tale movimento è il tempo, è a mio parere più corretto definirla “tempo di apertura” o “tempo di posa“.
L’otturatore è un dispositivo che con la sua apertura permette il passaggio della luce e la conseguente impressione dell’immagine sul sensore (nelle fotocamere digitali) e sulla pellicola (nelle fotocamere tradizionali).

Ecco alcuni dettagli che possono aiutare a capire meglio il concetto esposizione legato alla velocità dell’otturatore:

  • Il tempo di posa è misurato in secondi e frazioni, secondo una scala costante in cui ogni valore è il doppio del suo precedente: es. 1/1000sec. – 1/500 – 1/250 – 1/125 – 1/60 e così via fino ad un tempo che in alcune fotocamere può essere illimitato.
  • Tempi di esposizione molto brevi vengono utilizzati in situazioni di estrema luminosità, come all’aria aperta in pieno sole; infatti il sensore in questi casi viene impressionato molto velocemente e tempi più lunghi generano normalmente fotografie “sovraesposte”
  • Tempi di esposizione brevi sono impiegati quando si vuole catturare una scena in cui il soggetto è in movimento, e non si vuole avere il classico effetto sfumato, frequente in questo tipo di scatti (fotografia sportiva ad esempio).
    Se scattiamo in interni, dove la luce è scarsa, e comunque vogliamo tenere un tempo di apertura breve, dobbiamo necessariamente ricorrere ad un aumento della sensibilità del sensore e quindi aumentare l’ISO (per questo le fotocamere digitali di un certo livello sono più indicate per un tipo di fotografia più professionale).
    Nella foto accanto un tempo di posa breve ha “congelato” la caduta delle gocce d’acqua (foto di szefi)
  • Con tempi di posa lunghi, le immagini in movimento (come ad esempio l’acqua di un fiume che scorre o una cascata) avranno un effetto scia generato da tale movimento.
    Inoltre in tali casi è molto facile che tutta l’immagine risulti mossa, dal momento che il nostro corpo non assicura una stabilità ottimale durante lo scatto. E’ quindi consigliato l’utilizzo di un cavalletto per velocità che vanno da 1/60 di secondo in su (1/30, 1/15 ecc).
  • La scelta del tempo di posa è determinata, oltre che dai fattori di luminosità esterni, dall’effetto che vogliamo ottenere sulla nostra fotografia; di nuovo: se vogliamo congelare un soggetto che si muove rapidamente, utilizzeremo un tempo di esposizione breve, in caso contrario, se vogliamo l’effetto scia (come nella foto accanto) utilizzeremo tempi più lunghi.
  • Il tempo di apertura, ritornando al concetto espresso parlando del triangolo dell’esposizione, condiziona anche l’apertura del diaframma: se riduciamo il tempo di apertura da 1/60 ad 1/125, ad esempio, la quantità di luce che entrerà sarà dimezzata, per cui dovremo necessariamente aprire di uno stop il diaframma.
  • Alcune fotocamere reflex, offrono la possibilità di tempi di posa molto lunghi (parliamo di 30 secondi o in modalità B – tempo illimitato) che sono ideali per situazioni di scarsissima luminosità come foto notturne e per creare particolari effetti di luce. (foto di aparis99)

Come sempre il consiglio è quello di sperimentare con il triangolo dell’esposizione per ottenere effetti sempre nuovi e per imparare ad ottenere il meglio dalla nostra fotocamera.


2 commenti

  1. grande, grazie mille, io ho acquistato una sony dsc h-50 ma in pratica non sapendo tutte queste cose non potevo creare anche questi effetti come quelli scia … sono proprio alle prime armi 🙂

    penso che seguirò parecchio il tuo sito 🙂

  2. consigli preziosissimi! sto seguendo un corso di fotografia..una delle mie passioni..ho molto da imparare a livello tecnico.

    cosa si intende per esempio tempo lungo?per avere effetto gocce d’acqua “congelate”? e a “scia”?

    le foto “macro” parlo sempre in manuale con sfondo sfocato mi riescono , ma quelle dei paesaggi no? quale apertura di diaframma devo tenere in linea di massima? o una canon 350D..
    grazie a ci mi aiutera’ conto su di voi! 🙂

Inserisci un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Required fields are marked *

*