Stati Uniti: meglio caricare le batteria della fotocamera prima di imbarcarsi

L’Agenzia per la Sicurezza dei Trasporti (TSA) statunitense ha dichiarato che nei controlli di imbarco il personale addetto alla sicurezza è tenuto a trattenere ogni apparecchiatura tecnologica, nel caso essa non si accenda correttamente. Se prima del viaggio ci siamo dimenticati di caricare le batterie della nostra fotocamera e la destinazione è uno stato degli USA, beh, è consigliato prevedere in tempo, perché l’apparecchiatura stessa rischia di essere confiscata e sottoposta ad ‘approfonditi controlli’.

Non solo fotocamere, ma anche telefoni cellulari, palmari e computer portatili, nonché apparecchi tecnologici di uso comune. Lo scopo del controllo mira ovviamente a cercare apparecchi che nascondano sostanze potenzialmente pericolose al loro interno e che quindi siano stati manomessi per destinarli ad un uso diverso dall’originale. Se le batterie della macchina fotografica sono scariche, l’apparecchio potrebbe quindi non funzionare e dare adito al controllo per un eventuale ritiro. Questo comporterebbe lunghe attese negli aeroporti e, alla peggio, il sequestro della fotocamera o dell’apparecchio tecnologico ‘non funzionante’.

Gli aeroporti interessati da queste severissime misure di controllo sono per ora quelli inseriti nelle località considerate a rischio di attentato terroristico. Ma il decreto potrebbe allargarsi a molti altre località degli Stati Uniti, fino ad estendersi a tutto il paese. Quindi, prima di partire, assicuriamoci con cura di avere i biglietti pronti, di avere i documenti in regola e…di avere caricato le batterie della nostra fotocamera! Alla meglio potremo approfittare del volo per scattare alcune immagini dal finestrino del veicolo, magari immortalando innevate catene montuose o le luminose scie notturne formate dalle stelle.