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Snapchat e Whatsapp nel periodo della condivisione fotografica

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Le app fotografiche rappresentano il più diffuso modo di condivisione delle immagini nel nostro presente. Non solo, in quanto le applicazioni dedicate alle immagini permettono di elaborarle in modo molto particolare, tagliando, sfocando e applicando una serie di filtri ormai entrati a fare parte dell’immaginario collettivo. Ogni smartphone possiede sia applicazioni di elaborazione e di condivisione native, che la possibilità di integrarle con app esterne, dedicate a questi scopi. All’elaborazione segue la condivisione in rete e nei canali social, la quale può essere immediata attraverso il collegamento fra i canali e le app stesse.

Il discorso varia leggermente nel caso di applicazioni dedicate ai canali social, dove non solo vengono condivisi i pensieri scritti, ma anche le immagini. Molti studi sono stati fatti su questi canali di ultima generazione ed è interessante notare che le principali piattaforme di condivisione fotografica nel web sono risultate Snapchat e Whatsapp. Sebbene non si tratti di due app, ma di due piattaforme originali e isolate, esse contribuiscono a favorire la condivisione di ben 600 milioni di immagini ogni giorno. Cifre incredibili, sottolineate dalla continua crescita del loro bacino di utenza. Queste app raccolgono comunità internazionali di utenti e la loro diffusione si basa sull’adesione continua di persone.

Se vogliamo fare un semplice paragone in termini di numeri possiamo notare che Facebook condivide ogni giorno 300 milioni di immagini, Instagram (piattaforma dedicata prevalentemente allo scambio di immagini) non arriva a 100 milioni e Flickr, la piattaforma fotografica per eccellenza non appare nemmeno negli studi che hanno tradotto in realtà questi dati!

snapchat-app-390x285Deve comunque essere precisato che mentre Flickr e Instagram sono delle piattaforme specifiche per le immagini, Whatsapp e Snapchat sono piattaforme dedicate allo scambio e alla comunicazione per via messaggistica. Da ciò si deduce che i messaggi vengono sempre più accompagnati da immagini di diversa natura e tipologia. Mentre nelle prime due la qualità è spesso alta e le grafiche accurate, nelle seconde il livello medio è molto basso, in quanto si tratta di canali veloci e immediati, dove raramente chi inserisce le immagini si ferma a pensare alla loro bontà visiva. I dati parlano comunque chiaro e 600 milioni al giorno di immagini sono una cifra esorbitante, calcolata in tutto il mondo, ma pur sempre di grande portata.

Le immagini condivise nei canali social Snapchat e Whatsapp sono immediate e, di conseguenza, poco curate, perché lo scopo non è inserire una bella foto, ma comunicare in modo iper veloce un fatto, un avvenimento, una sensazione o un sentimento. Usa e getta? In un certo senso sì, perché lo scopo dell’immagine si blocca in questo caso al mero accompagnamento dell’episodio descritto. La diffusione di questi canali è quotidiana, mentre i canali specializzati vengono raramente impiegati ogni giorno, in quanto rappresentano un ‘porto’ speciale dedicato alle immagini e non ai fatti e agli avvenimenti che quotidianamente l’umanità vive.

Ecco quindi spiegato il successo galattico di questi due canali nella diffusione delle immagini. Un piccolo paragone può essere utile per spiegare il fenomeno. Se, ad esempio, prendiamo un quotidiano, sappiamo che i suoi contenuti scritti si accompagnano ad una ricchissima selezione fotografica, la quale abbraccia mille argomenti nella stessa edizione. Dalla cronaca, al costume allo sport, le immagini presenti in un quotidiano sono moltissime e la loro qualità è buona, ma spesso non esemplare. Bene, i quotidiani possono essere paragonati ai canali social Whatsapp e Snapchat. Prendiamo ora una copia di una rivista di natura o di un mensile di moda. In questi prodotti editoriali la qualità delle immagini è immensamente migliore rispetto ai quotidiani, più curata ed elaborata. Paragoniamo ora queste riviste ai canali dedicati alle immagini, quali ad esempio Pinterest o Flickr e possiamo comprendere che i conti tornano!


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