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Il vetro che protegge il sensore può creare problemi con gli obiettivi?

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Il sensore di ogni fotocamera digitale è protetto da un vetro molto sottile, il quale garantisce che esso non entri in contato diretto con la luce e che ovviamente sia più protetto dall’esterno. Questo vetro presenta dimensioni varie a seconda della casa produttrice e il suo spessore non viene quasi mai reso noto, in quanto si tratta di un dato molto particolare e considerato finora inutile. Inutile invece non lo è affatto, in quanto alcuni esperimenti fatti con obiettivi pre-digitali montati su fotocamere digitali hanno rivelato che possono insorgere dei problemi di nitidezza, legati, udite udite, allo spessore di questo particolare vetrino.

Le fotocamere Canon e Nikon impiegano entrambe un vetro dallo spessore di circa 2mm, alcune mirrorless arrivano ai 2,5 mm, mentre le Leica offrono un vetro di protezione con uno spessore di 1 mm. Ecco che l’impiego di alcuni obiettivi, soprattutto fissi, applicati a queste fotocamere possono dare vita a problemi molto seri di nitidezza.

I problemi, stando alle ricerche effettuate, possono sorgere soprattutto se vengono utilizzati grandangoli spinti, ovvero molto aperti, quando si impiegano reflex a pellicola con ottiche macro mirrorless e quando si impiegano ottiche grandangolari Leica M su dispositivi digitali. Sebbene i casi possano essere comunque estremi e rari, è giusto conoscere le cause che determinano questi malfunzionamenti. Si tratta di un problema principalmente legato al telecentrismo, ovvero all’uscita della luce dall’obiettivo verso il sensore sotto forma di raggi paralleli. Tanto più i raggi sono paralleli tanto più si parla di telecentrismo, una caratteristiche molto tecnica, ma che in questo caso speciale può determinare il grado di nitidezza dell’immagine.

In ogni caso, la soluzione esiste e risiede nel chiudere il diaframma di un paio di stop, in quanto questo fenomeno avviene a grandi aperture, da 2.8 in su. I casi in cui non si possa chiudere di più il diaframma sono rari, così come questo problema tecnico. E’, in ogni caso, piacevole e utile venire a conoscenza di alcuni problemi e capire come correggerli, per fotografare con cognizione di causa e operare sempre nel migliore dei modi possibile.


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