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Controllo del contrasto estremo

Con le tecnologie con cui vengono costruite le fotocamere  di oggi, oramai, difficilmente si incorre in problemi di esposizione, anche in situazioni di scarsa illuminazione. Tuttavia, potrebbe succedere di  incorrere in una scena il cui contrasto potrà dare dei problemi anche alle migliori fotocamere. Se non si ottengono immagini con l’esposizione desiderata, il risultato risulta sempre deludente.
Una delle sfide che tutti i fotografi si trovano a combattere è la comprensione di come la macchina fotografica “interpreta e vede il mondo”. In alcune situazioni  la fotocamera vede la luce e l’ombra a un punto tale che intende enfatizzarle in modo che il soggetto tende quasi a scomparire.

Questo è molto comune quando ci si trova di fronte ad una scena molto contrastata, dove le parti più brillanti sono molto luminose e le ombre, al contrario, sono molto scure.
Dato che i nostri occhi si adattano molto facilmente, vediamo nel dettaglio le aree luminose contemporaneamente a quelle scure. Non c’è macchina fotografica capace di simulare questa nostra capacità. La fotocamera è limitata nella sua risposta a quella scena ed è in grado esclusivamente di affrontare ciò che la sua tecnologia le permette di fare.Quando ci si trova di fronte ad una situazione in cui il contrasto è particolarmente estremo, aiuta di molto la consapevolezza che la fotocamera non sarà in grado di ritrarre quello che il nostro occhio percepisce. È possibile vedere il problema direttamente riprodotto sul display LCD che mostrerà una luce estremamente contrastata piuttosto che un piacevole ritratto del soggetto.

Così come dobbiamo comportarci in una situazione estrema come questa?
Ci sono quattro regole fondamentali da tenere presente:

1. Un reale compromesso sull’esposizione non esiste

Molti fotografi considerano come compromesso un’esposizione a metà strada tra le parti più luminose e quelle più scure della scena. Questa idea, in realtà, funziona abbastanza bene se si lavora con pellicola in bianco e nero, ma non è ottimale per la fotografia digitale a colori. Quello che succede è che né le aree luminose né le aree scure hanno una buona esposizione. Quando le aree luminose sono sovraesposte perdono colore e consistenza; quando le zone scure sono sottoesposte perdono colore e struttura.

2. Esporre per le luci

Controllo del contrasto estremo

Esporre in modo che le aree più luminose appaiano al meglio dimenticando le zone più scure può essere una buona tecnica. Ciò richiede una ricerca accurata di un’area luminosa che permetta la perdita del dettaglio nelle aree scure. Può essere un modo estremo per riprendere scene con esposizioni particolari a patto che la zona chiara su cui basare l’esposizione sia ben definita nella scena.

3. Esporre le ombre

Controllo del contrasto estremo

Con questa tecnica si lavora per ottenere un’esposizione che renda le ombre o le zone scure con buon colore e tonalità, anche se le aree con maggiore luminosità rimarranno meno dettagliate e spesso appariranno “bruciate”.
È importante essere certi che le aree scure siano parti ben dettagliate nella scena e che non vi sia nessun punto critico nella zona luminosa sovraesposta. Inoltre è fondamentale distrarre l’attenzione dello spettatore dalle zone luminose.

4. Prova HDR

Controllo del contrasto estremo

High-dynamic-range è una tecnica che permette di andare oltre ai limiti della fotocamera per catturare qualcosa di estremamente vicino alla realtà. Molti fotografi hanno colto solo le applicazioni creative dell’HDR, ma queste sono solo una piccola parte delle sue potenzialità. L’HDR consente di ripetere più scatti della stessa scena, ognuna con una propria esposizione e catturando in questo modo un maggior numero di dettagli rispetto a quello che permetterebbe la singola esposizione.
Poi, grazie all’ausilio di semplici software (come ad esempio Nik Software HDR Pro) in grado di combinare le diverse immagini si può ottenere una fotografia finale ben esposta e ricca di dettagli.

A volte bisogna dire di no

A volte semplicemente non è possibile ottenere una buona fotografia da un soggetto o scena con luce particolare.Tutto ciò che si proverà sarà semplicemente frustrante.
È necessario entrare nella mentalità che non sempre si può scattare una foto che ritragga fedelmente la realtà, ma basta ricordare che, come diceva Shakespeare, siamo fatti della stessa sostanza dei sogni 🙂

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