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Manipolare le caratteristiche della luce in fotografia

Molti fotografi amatori pensano che studiare la luce e le sue proprietà sia un compito riservato ai professionisti, ma non è proprio così. La luce è uno degli elementi più importanti in fotografia, dal momento che senza luce no npuò esistere una fotografia.

In questo articolo andremo a discutere i 4 principali aspetti della luce che tu, in quanto fotografo, devo conoscere.

Quantità

Tra tutte le caratteristiche della luce, la quantità è quella più semplice da controllare e manipolare, infatti la maggior parte dei controlli sulla fotocamera sono disegnati per questo scopo. La quantità di luce che viene assorbita dal sensore è determinata infatti dalle impostazioni di ISO, dal tempo di posa e dall’apertura del diaframma.

Nella foto in basso si può osservare una foto deliberatamente sovraesposta e rappresenta il risultato di una grande “quantità” di luce fatta passare attraverso l’obiettivo.
Foto sovraesposta
Foto di Ignorant Walking

Colore/Temperatura

Diversi tipi di luce hanno diversi tipi di colore, meglio noti come temperatura di colore. L’occhio umano tende a non notare queste differenze e ad adattarsi automaticamente alle variazioni cromatiche della luce. Al contrario le fotocamere sono suscettibili a questi cambiamenti e devono necessariamente compensare tali oscillazioni.

La temperatura di colore viene misurata in gradi Kelvin (K) in una scala che va da 2500K a 10000K. Luci con temperature più alte (da 5000K in su) tendono al blu e sono dette “fredde” mentre temperature più basse tendono al giallo/rosso e vengono chiamate “calde”.

Photo by Mr Geoff La foto mostra i toni caldi delle luci rosse e gialle.
Il bilanciamento del bianco serve a rimuovere le variazioni di colore generate dalla temperatura di colore. settando le giuste impostazioni di bilanciamento del bianco, la foto avrà dei colori che per le loro caratteristiche saranno fedeli all’immagine originale (il bianco apparirà bianco).

Direzione

La luce può essere sia direzionale che non-direzionale. Dal momento che non possiamo guardare direttamente verso il sole, valutiamo la direzione della luce osservando le ombre. Se le ombre di un oggetto vanno verso sinistra, allora si presume che la luce venga da destra; in tal caso parliamo di luce direzionale.

La luce non-direzionale è l’esatto contrario, dal momento che non è possibile valutarne la direzione, ed è caratterizzata da ombre molto lievi e tende a creare forme piatte e poco volumetriche (immaginiamo una giornata caratterizzata da forte nuvolosità.
Nel caso di luce naturale (sole), non è possibile manipolarla e ci si affida alle condizioni meteorologiche. In caso invece si lavori in interni, è possibile simualare la luce direzionale con faretti e la luce non-direzionale applicando diffusori o utilizzando pannelli riflettenti.

Luce Laterale
Foto di jukaFii. La foto mostra la luce direzionale proveniente da sinistra.

Qualità

La qualità della luce della luce si riferisce alla sua “intensità” (nel senso di valore forte, alto – una luce “intensa”) o morbidezza. Anche in questo caso, per valutare la qualità della luce, dobbiamo osservare le caratteristiche dell’ombra che essa genera sul soggetto. Una luce è intensa se i contorni delle ombre generate sono netti; al contrario, la luce “morbida” o “diffusa” crea ombre dai bordi sfumati

Foto di ottovelo. Il ritratto è illuminato da una luce molto intensa, infatti le ombre sul volto del soggetto sono ben definite.
Controllare la qualità della luce è probabilmente l’operazione più difficile da effettuare. Se avete il controllo diretto della luce, ossia se scattate in studio, potete utilizzare dei paraluce per rendere la luce più intensa, mentre utilizzando dei diffusori ( i classici ombrelli) potrete rendere la luce più morbida.


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