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Lo spettro

Tutti noi sappiamo che fotografare vuol dire scrivere con la luce. Ma ci siamo mai chiesti di preciso cos’è la luce?

Per capire questo concetto dobbiamo iniziare a chiederci:

Cos’è lo spettro?

Lo spettro rappresenta una progressione regolare e continua di lunghezze d’onda elettromagnetica che comprende i raggix, i raggi gamma, i raggi cosmici,le onde radio, radar e naturalmente la luce.

Cos’è la luce?

La luce è l’unica parte che l’occhio umano riesce a percepire di questo spettro di radiazioni. Mentre le onde radio possono raggiungere una lunghezza di 10km, l’occhio umano percepisce le variazioni di lunghezza di onda che vanno da 400 a 700 nanometri.

Piccole variazioni di questa ristretta gamma che percepiamo sono quelli che noi definiamo i “colori” dal viola (che ha lunghezza d’onda più corta) al rosso (lunghezza d’onda più lunga).

In realtà la luce non è direttamente “visibile” o “colorata” e tali sfumature tonali vengono percepite come tali soltanto dai nostri occhi e dal nostro cervello secondo 3 principali fattori:

  • La tonalità
  • La saturazione
  • La luminosità

La tonalità ci permette di distinguere i vari colori: il giallo dal verde e dal blu (attenzione però che colori come il marrone, il rosa, il magenta, non sono contenuti nello spettro, ma vengono percepiti come tali dalla sovrapposizione di diverse lunghezze d’onda), in pratica la lunghezza d’onda;
la saturazione identifica la purezza di una tonalità e la luminosità il suo grado di intensità.

Curiosità: l’occhio umano non percepisce tutte le lunghezze d’onda allo stesso modo, e tende a “vedere meglio” colori più vicini al verde che al rosso, per questo motivo, i singoli “pixel” dei sensori delle fotocamere digitali (il cui funzionamento sarà spiegato in seguito) posseggono molte più aree destinate ad assorbire questo colore


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