Quanti selfie vi siete già fatti oggi?

E’ inutile fare finta di niente, i selfie esistono e sono ormai diventati una pratica di vita comune. Non c’è star che si tiri indietro e non c’è persona che, almeno una volta nella vita, non ne abbia ormai fatto uno. Stiamo parlando dei selfie, ovvero delle fotografie ‘auto-scattate’.

Anche se può sembrare strano, l’arte dei selfie è tutto tranne che una novità. L’unica differenza sta nel termine usato, in quanto una volta si parlava semplicemente di autoscatto. Molti sono gli artisti che hanno lavorato nella loro carriera con questa tecnica, creando opere molto interessanti. Una su tutte la grande fotografa Francesca Woodman, la quale nel suo periodo di vita romano ha prodotto una grande quantità di tormentati autoritratti che hanno scritto la storia della fotografia.

Al di là dei rari casi artistici, il selfie è diventato ormai una prassi comune. Ma cosa spinge le persone a scattare continuamente foto di sé stessa per pubblicarle sui social? (tanto non ne viene stampata nessuna….) Sicuramente una gran dose di narcisismo e la volontà di comunicare alle persone che ‘in quel momento’ si sta facendo quella ‘determinata cosa’. Probabilmente il mondo social chiede continuamente immagini fresche e la produzione di selfie deve essere abbondante per rispondere alle esigenze di mercato.

Un’altra risposta può essere ricercata nel fatto che, a forza di prove, si è trovato il lato migliore da esibire in pubblico e quindi perché non sfruttare questa occasione? Certamente il lato migliore si trova sempre, ma le persone dovrebbero andare un po’ più leggerine con i filtri disponibili nelle app. Il troppo stanca sempre, soprattutto se è troppo bello e troppo perfetto, in altri termini, troppo selfie.